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venerdì 21 novembre 2014

COME UN'ONDA MI TRAVOLGI

COME UN'ONDA MI TRAVOLGICammino lentamente per le strade della città,tutto è silenzio,che pace..! La brezza fresca mi brucia le gote,e il rumore vicino del mare in tempesta mi attrae,vado,così al piacere del vento,e ad ogni passo mi avvicino. La voglia di compagnia, di calore, di amore, di una presenza che mi scaldi il cuore,cresce ed esplode imperiosa. La solitudine, come una bestia ramificata mi tiene prigioniera con i suoi no,ma,se, e mi attanaglia il pensiero. Quante volte qui sul pontile,appoggiati sulla balaustra,eravamo solo un'anima, un pensiero,un solo corpo. A ogni folata,il vento solleva le onde,e s'infrangono sulle rocce, e gli spruzzi m'impregnano di salsedine,e come un ritornello ritornano a cullarmi  le tue parole. Le sento,e il canto ammaliante delle tue parole mi blocca e mi stringe come una morsa. Vorrei,si vorrei avere le tue braccia  che mi avvolgevano,come solo tu sapevi fare,e stringendomi a te mi sussurravi parole ardenti. Il mare sta scatenando la sua forza,e come se sentisse la mia solitudine,s'infrange con vigore su di me,e mi travolge ed io mi lascio andare senza alcuna volontà. Non riconosco il luogo in cui mi trovo,sono in un letto sconosciuto, lentamente risalgo alla vita, e mi accorgo che sono completamente nuda,sotto le lenzuola. Piano,con un rumore leggero qualcuno sta maneggiando delle stoviglie,giro gli occhi e mi rendo conto che sono in un faro,tutto e circolare, cerco di parlare,ma la mia gola e dolorante,ho bevuto acqua salata,e il ricordo di quell'onda mi riaffiora in testa,e incomincio a battere i denti dalla reazione di paura, ho rischiato di annegare,questo e più che sicuro.
Cerco di alzarmi ma sono tutta indolenzita,e ogni sforzo mi costa lacrime,un mio gemito attira la persona che mi ha salvato. Sento i suoi passi, e mi copro un po di più con il lenzuolo, ma una fragorosa risata mi blocca,e giro gli occhi per guardare. Come il sole illumina la Terra con i suoi raggi,e permette di viverci, Lui é..!!!!! e lo vedo. Si Lui é uno splendido esemplare di maschio mediterraneo, mi sembra grandissimo,io che sono allungata,probabilmente nel suo letto,mi sento piccola e indifesa, e con la voce rauca, tento di ringraziarlo. Lui con una voce burbera, ma piacevole mi blocca e mi dice che se volevo annegare avevo scelto il momento giusto,e che lo avevo fatto sudare sette camice per trarmi in salvo. Intrigante,assolutamente intrigante questo uomo,che apparentemente vive in questo faro,cosa ci fa,e come tutte le donne ,incomincio a fare mute domande, sarà sposato,?sarà un marinaio?,ci sarà una moglie che gli tiene compagnia?. Come se mi avesse letto nel pensiero,mi risponde che vive qui,ormai da anni,che si occupa della manutenzione del faro,che la sua principale occupazione é scrivere, ma non disdegna la pesca,e il giardinaggio.
Come se avessi visto un fantasma lo stò fissando,e gli chiedo dove siamo, Lui senza scomporsi più di tanto,mi indica un punto imprecisato lontano dalla costa,e li mi prende il panico. Cosa ci faccio così lontano dal punto dove mi trovavo,? come ha fatto a trovarmi in quel mare in burrasca?,e come per magia la sua risposta arriva,e mi spiega che era in mare a recuperare una boa,quando mi a sentito urlare,ed era subito arrivato in mio aiuto,ma che io in pieno panico lo avevo graffiato e mentre scalciavo come una cavalla,dato calci ben assestati. La sua pazienza aveva un limite mi dice serio, e per farmi stare calma mi assesta un pugno,che mi fa perdere i sensi. In effetti mi tocco la guancia, e sento un dolore ancora vivo, di rimando chiedo chi mi ha tolto i vestiti bagnati,e Lui con una fragorosa risata, mi chiede se vedo altre persone in quella stanza. Offesa,resto in un lungo mutismo,ma Lui si avvicina e mi solleva come un fuscello, ma che forza che ha questo gigante..! e mi fa ingurgitare un miscuglio di odori, muhhhh,che buono questo caffè,!!é il migliore caffè che io abbia mai assaggiato. Chiedo se posso avere i miei vestiti,Lui si assenta,un'attimo e torna con un jeans lunghissimo,e una tshirt che mi può servire da vestito, e li appoggia sul letto,e mi chiede se ho bisogno di aiuto,rispondo che penso di farcela,ma evidentemente non sono in forma,perché appena messi i piedi per terra, barcollo e sto per accasciarmi,ma Lui come se avesse intuito la mia debolezza mi prende al volo, e mi adagia di nuovo sul letto. Ha due braccia possenti, e una forza erculea,il suo calore mi trasmette strane sensazioni, e mi fa sentire tutto un rimescolio dentro di me. Ma che mi prende,non riesco a respiare con lentezza,il mio respiro diventa affanno, e il mio cuore accelera i suoi battiti.
Devo essere impazzita,devo lottare contro una voglia matta di baciarlo,una strana sensazione, un languore mai provato prima mi paralizza..
Ma che mi sta succedendo,non sono avvezza a queste reazioni,eppure se mi baciasse risponderei a questa strana voglia di sentire le sue labbra sulle mie, sento che sono arrossita, e mi accorgo che Lui mi sta guardando con un'aria divertita.
Cerco di nascondere il mio viso, ma ormai sono stata scoperta, chiedo di restare sola,ma Lui non accenna a spostarsi,e come se avessimo aspettato quell'istante ci perdiamo tutti e due in un lungo bacio,affamati e assetati,lasciamo che il destino compia la sua strada,e ci porti su ,sempre più su negli strali della passione, in un crescendo di sensazioni mai provate.
Rosa Cozzi

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