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giovedì 30 ottobre 2014

PRONTO? SI SONO IO

PRONTO? SI SONO IO Sono le nove del mattino del primo gennaio,il telefono squilla,vado a rispondere ,"Pronto,chi parla?." "-Ciao Rosa, come stai?," una voce suadente d'uomo mi chiede come sto,io ancora assonnata per la lunga veglia di Capodanno,rispondo "-Bene grazie e tu?,e cercando di situare la voce che mi sta chiamando per nome,aspetto che riparli,sperando in uno sprazzo di memoria che riaffiori nelle mie meningi ancora in fase di carburazione per la mancanza di sonno. "-Volevo ringraziarti per la bella serata che mi hai fatto passare,e la magnifica e infuocata notte d'amore,che mi hai dato."-.<<Dadan,>>sento come un campanello che suona nel mio cervello,ma ancora non riesco a riconoscere quella voce,in risposta chiedo "Ma chi sei"? -< lui con la voce stupita,-"Come chi sono ,sono Franco. Io pensando a mio fratello che si chiama così, e essendo avvezzo a fare scherzi di quel tipo,lo mando direttamente a quel paese,con relative parole di accompagnamento.Dicendo che non sono scherzi da fare a una sorella,chiarito  e appurato che non si tratta di mio fratello,chiedo se gentilmente mi può schiarire le idee. Il su citato Franco, con la voce suadente,mi incalza,"ma come non mi riconosci?". A questa domanda diretta rispondo  di no,che non ricordavo di aver trascorso la notte con lui," Stai scherzando vero," con voce dispiaciuta mi chiede. Rispondo  con tono dolce e suadente," Aspetta che chiedo a mio marito se si ricorda con chi ho passato la notte ",e detto fatto chiamo la mia dolce metà, mio marito si avvicina a me,e scrivo in fretta qualche parola,a gesti gli faccio capire che c'é un uomo che  asserisce di aver passato la notte con me,fragorosa risata,e relativo epiteto francese noto e passato alla storia per averlo pronunciato il famoso generale Cambronne,  
e a noi noto poveri umani in cerca di fortuna,se ci camminiamo sopra per strada,oltre che a imbrattarci le scarpe con relativo olezzo nauseabondo.
Dopo diversi minuti, chiedo al Franco che numero ha fatto,stupore e meraviglia, é il mio,..!!!! ma come fa questo signore ad avere un numero privato,oltretutto in duplex con i vicini di casa??. Saluto in fretta, chiedendo di non chiamare più questo numero,e spiego a mio marito la conversazione avuta con questo Franco,ci siamo fatte quattro risate, e anche di più,visto che eravamo rimasti insieme tutta la notte.Dopo averci riflettuto ,un dubbio mi sorge nel cervello,e mi reco dalla vicina,saluto ed entro decisa a svelare questo mistero. Chiedo come ha passato la serata,al che la vedo arrossire come un peperone maturo. A una domanda breve e concisa, una risposta timida da parte sua, mi rivela che in assenza del marito, recatosi dalla madre anziana per le feste,lei ne aveva approfittato per andare fuori con amici, e che senza sapere come si era ritrovata a festeggiare in un letto sconosciuto con un uomo, alla richiesta del numero di telefono, presa da una improvvisa paura aveva dato il mio numero ad un perfetto sconosciuto,omettendo che non fosse il suo.  Cambiai numero di telefono, anche per evitare che futuri e spiacevoli episodi di questo genere si ripetessero.
Rosa Cozzi


mercoledì 29 ottobre 2014

LETTERA A TE CHE SEI LONTANO

LETTERA A TE CHE SEI LONTANO Caro,eccomi a te con queste mie parole,spero che ,ovunque tu sia,riuscirai a leggerle,fosse anche tra cent'anni, scrivo caro !,ma dovrei trovare un nome nuovo per te,visto che non lo sei più,ma non per mia  volontà. Si ti scrivo, perché non oso parlare,per non doverti dare spiegazioni,sui miei occhi pieni di pianto da lacrime versate,asciugate e riversate,come un fiume in piena inarrestabile. Per non doverti dire quante volte le mie mani le ho passate nei capelli arruffandoli,a scompigliarli,quasi per ricordare le tue che me li  accarezzavano nei nostri momenti più intimi,per me speciali,pieni di coccole,carezze piene di gesti sensuali e caldi,momenti che non posso cancellare dalla mia mente. Se ti scrivo é perché ho la gola chiusa in una morsa dolorosa,non posso parlare,altrimenti urlerei,si urlerei al mondo la mia disperazione,il mio urlo sarebbe un lungo lamento,di un'anima ferita a morte,di un dolore così grande, divenuto quasi palpabile, dalla sua intensità, e come un'animale mi lecco le ferite del cuore. La voglia,il desiderio di sentire le tue mani sulla mia pelle,il tocco lieve e delicato,come sapevi fare tu,che riuscivi a farmi tremare con le tue carezze,e facevi vibrare il mio corpo,come uno strumento musicale,e ogni volta che eri dentro di me,il mio corpo suonava una dolce melodia tutta per te. Mi dicevi che il mio calore ti scaldava e ti eccitava allo stesso tempo,e che mai avresti voluto lasciare quell'antro di amore e voluttà,volevi, e restavi a lungo,prendendo il tuo piacere a piene mani,dicevi che sentivi il mio  tremare come un regalo che il mio corpo ti faceva. Si avevi ragione,era il mio regalo per te che mi amavi,dicevi !,e io sempre più innamorata,mi affidavo a te,perduta in quell'amore,pieno di baci, di languidi intrecci,le nostre bocche unite in un lungo e unico desiderio, quanti baci,e quante volte,era come bere a una fonte d'amore,non potevamo e non volevamo fermarci.
Diventava quasi necessario quel nostro cercarci,quella tua continua richiesta di avere un contatto fisico con me, ed  io innamorata esaudivo con passione quel tuo volermi,come se tu non ne avessi mai abbastanza  di me,come era effimero quel mio piacere a fare tutto ciò che mi chiedevi. Ora sono qui, sola,disperata,delusa,e sopratutto incapace di dimenticarti,non posso e non voglio dimenticarti,sarebbe come strapparmi il cuore e i ricordi dei momenti più belli passati accanto a te,stò qui ad aspettarti,anche se so che non tornerai indietro,quella tua cocciutaggine nelle tue decisioni,che apprezzavo,mi si é rivoltata contro, ed ora rimpiango tutte le volte che ti spronavo a essere preciso nelle tue scelte. Non so se stai bene,dove sei,in quale luogo stai vivendo la tua vita. Non so cosa fai, se sei sempre con il tuo solito lavoro che per te era così importante.Non so, e non voglio pensarci se accanto a te c'é un'altra donna che ti accarezza come ti accarezzavo io,che ti sussurra le stesse parole che pronunciavo io solo per te,quel sentimento che si chiama gelosia e dentro di me come un serpente che mi divora, e mi fa soffrire. Ho messo a nudo la mia anima,mi sono spogliata di ogni dignità,non mi sento più fiera di appartenerti,tu non mi vuoi,e sia,ogni cosa ha una fine dicevi,ecco la nostra storia é finita. Ti saluto,e ti scrivo senza neanche sapere se leggerai queste mie parole, ma sappi che anche in una vaga ipotesi che torneresti da me,sarei qui ad aspettarti,ti accoglierei tra le mie braccia, e ti vorrei ancora,non una ma mille volte amore mio…
Rosa Cozzi

lunedì 27 ottobre 2014

L'ALBUM DEI RICORDI

L'ALBUM DEI RICORDISono qui da sola,nella notte senza rumori,niente interrompe questo scorrere del tempo,solo il ticchettio dell'orologio mi fa capire che le ore passano, ed io non riesco a smettere di guardare le foto di tutta una vita. Quanti ricordi,felici e dolorosi allo stesso tempo ,quanti sorrisi e quanti pianti,quante sorprese e quante difficoltà racchiudono questi album. Il primo contiene le foto del mio  matrimonio.Quella mattina, l'ultimo sabato del mese di dicembre,faceva freddo,era nevicato,e il tempo era incerto,non si sapeva se prendere l'ombrello,o incappucciarsi per resistere al freddo, Io al braccio di mio padre con dieci minuti di ritardo ,entravo dalla grande porta in chiesa,infreddolita,con le scarpe 34/mezzo che mi facevano male,le gambe tutte sbucciate con relative croste davanti,ero caduta una settimana prima,da una scaletta in cemento a qualche metro da casa,rischiando di rompermi una gamba,segno premonitore di un destino non ancora scritto,senza il velo davanti agli occhi per celare il mio viso,stravolto da una notte insonne passata a chiedermi se  scappare in  qualche angolo nascosto per non farmi trovare,ma vedevo come soluzione solo la cuccia del cane,mi avrebbero trovata subito,o andare al patibolo con stoica dignità,con i capelli che avevano scelto proprio quella mattina di diventare elettrici, e far scivolare il velo ad ogni movimento della testa. Il culmine di tutto questo,l'apoteosi che mi fece prendere completamente coscienza di quanto fosse sbagliato e prematuro quel momento, fu quando abbassando gli occhi,vidi un bouquet di fiori in tulle,incollato sopra all'inginocchiatoio, e con gran rammarico,mi resi conto che il mio bouquet in tulle,dopo averlo cercato per giorni,e scelto per avere lo stesso disegno e relativo  fiore,era rimasto dimenticato sopra l'armadio della mia camera.
A tutto questo,aggiungo il rimbrotto del prete,che mi conosceva sin da bambina,perché quel giorno con la mia veneranda età avevo "diciassette anni e cinque mesi",mi ero permessa di arrivare in ritardo,e con voce altisonante mi disse"Sarei andato a Sanremo e tornato",relativo rossore di vergogna,aggiunto all'ignoranza di non sapere come comportarmi,le mie gambe si attorcigliarono e il tacco della scarpa fini sulla caviglia dell'altra gamba,uno strappo enorme,la calza era ormai  a brandelli,mi fecero inciampare e come una pera caduta dall'albero mi ritrovai tra le braccia di quello che sarebbe diventato dopo pochi minuti mio marito, la mia avventura da sposata durata trentasei anni incomincio…
Rosa Cozzi

SARO' MAI FELICE

SARO' MAI FELICE  Da tanto tempo ormai aspetto che nel mio cuore s'installi la felicità,con tutti i suoi se, e tutti i suoi ma. Aspetterò che il dolore che provo si appisoli in un cassetto nel fondo del mio cuore,che le lacrime,che sgorgano copiose dai miei occhi,si asciughino, che la tristezza si allontani da me, e finalmente mi lasci sorridere,che il tutto lasci il posto alla felicità di averti vicino,alla gioia di poterti accarezzare, al sorriso che mi esce dal cuore dall'amore che sento per te,e sarà un sorriso sincero,pieno di gioia. Solo allora potrò essere felice.
Rosa Cozzi

sabato 25 ottobre 2014

LA FINESTRA DIRIMPETTO

LA FINESTRA DIRIMPETTODalla mia finestra come se fossi al cinema,posso osservare la nascita del sole all'alba, il calar del sole la sera, e la notte contare le mille e mille stelle nel cielo, e osservare senza spostarmi tutto quello che succede fuori, anche i movimenti della mia dirimpettaia. Ma quello che non avevo previsto era assistere quotidianamente ad una scena osé,quasi regolata come un orologio svizzero. Devo ammettere che la mia dirimpettaia, é una splendida femmina di mezza età,ancora piacente e ben tenuta,snella ,slanciata,bionda,pettoruta, almeno la quinta di petto, eh..!!!! direi provocatrice. Non ho avuto l'onore di conoscerla di persona,ma  lei é affabile con tutti quelli che bussano alla sua porta,lei con quegli occhi ammalianti,e una scollatura vertiginosa che non ha niente da invidiare,neanche a Marilyn, li attira e li ipnotizza come se fosse un serpente, e questi poveri uomini deboli e indifesi si lasciano attrarre da lei come le mosche. Lei che va ad aprire,così come mamma la fatta, sotto la vestaglia aperta,ed io assisto quotidianamente allo strabuzzamento degli occhi ,e relativo quasi infarto del postino, del balbettamento di un giovanottino che ogni martedì bussa alla sua porta,per avvertire che è arrivato per tagliare il prato,e rosso come un peperone abbassa la testa per non far vedere la sua eccitazione, del bel palestrato pettoruto,che ogni volta che passa si ferma a parlare con lei,una decina di minuti, e che dopo un frettoloso saluto se ne va,sfregandosi il cavallo dei pantaloni ormai pronto a scoppiare,come se avesse il prurito, questo e ancora altri episodi ogni giorno si ripetono e mi divertono. Ma non ero preparata alla scena che mi si presentò davanti agli occhi una sera che guardando attraverso le tende socchiuse la vidi completamente nuda, eh..!!! 
oh stupore ,oh incredulità, rimasi a bocca aperta,e un attacco di ilarità incontenibile mi impediva di essere seria,non credendo a quello che vedevo,non era solo una splendida donna,che lentamente si toglieva la parrucca,ma un uomo ,si un uomo ben dotato che con i suoi attributi poteva battersi in una gara all'ultimo sesso con Rocco Siffredi.
Rosa Cozzi

venerdì 24 ottobre 2014

L'INTRUSA

L'INTRUSACi siamo, ecco arrivato il momento tanto temuto, anche se era ben nascosto dentro di me,era solo un dubbio, ora é esploso con tutta la sua furia,prepotente e inatteso.            Il mio lui ha un'altra, si ha un'altra ,..!!!  sono furiosa, amareggiata, dispiaciuta, e disperata,e so anche chi ha preso il mio posto nel suo cuore,é lei,.!!! la mia più cara amica,e alla delusione, all'amarezza, e alla gelosia,si é aggiunto anche il dolore per il tradimento della mia amica del cuore. Si, l'ho saputo ed é una spina che mi si é conficcata qui nel petto, il mio cuore sta sanguinando, sapere che si incontrano, si sentono, si mandano messaggi,mi sta distruggendo, se squilla il telefono,lui si alza e si allontana per parlare a monosillabe se io sono presente,é come leggere una lettera a voce alta,sentire le intonazioni della sua voce quando risponde al telefono, le sue piccole bugie sui suoi ritardi, le piccole dimenticanze verso di me,a cui non mi aveva abituata. Si,lui si é dimenticato di chiudere la porta alle tentazioni,ha lasciato che si intrufolasse un'altra tra me e lui. Ora non so cosa fare,se giocare a carte scoperte,e parlare,dire che so di questo tradimento,mettere a nudo i miei sentimenti, chiedere di finirla con l'altra,non voglio neanche nominarla talmente mi fa male pensare a loro due insieme. Che cosa ha scatenato il loro cercarsi.Non avrei mai pensato vivere questo momento,ho voglia di urlare, piangere, rompere tutto quello che mi capita davanti alle mani,mi sento ferita, umiliata e derisa, e sento le lacrime scendere dai miei occhi, copiose e cocenti..  Lascio passare i giorni,e i mesi, senza reagire,non dico nulla,e in silenzio prego che tutto ciò finisca,che questa attrazione verso di lei torni a scemare,come si é intrufolata dentro di lui,aspetto che esca dalla porta che lui ha lasciato aperta , e che si chiuda per sempre questo episodio.
Sono qui da sola a riflettere,e rimuginare pensieri neri e grevi di pianto,forse dovrei lasciarlo,andare via,assumermi le mie colpe, riconoscere i miei errori,se di errori si trattano,tutto sembrava perfetto,in che cosa avevo mancato, forse non ero stata abbastanza attenta alla sue esigenze, forse mi ero lasciata andare nel mio abbigliamento, nel mio modo di fare verso di lui,davo per scontato tutto ormai,in una regolare routine,senza sorprese,e immutati gesti,si mi accorgevo che c'era qualcosa che nel mio modo di vivere il nostro rapporto non era forse perfetto, allora un muto mea culpa lo dovevo fare. Bene,come si suol dire,reazione istantanea,inutile piangere sul latte versato, prendere il toro per le corna, era la soluzione migliore. Attesi per ore che lui tornasse a casa,volevo guardarlo bene in faccia quando gli avrei detto che ero al corrente del suo tradimento.volevo leggere la vergogna sul suo viso, volevo prenderlo a schiaffi,che soffrisse anche lui fisicamente come soffrivo io.Gli avrei urlato la verità  con tutta la voce che avevo in gola,e avrei posto un ultimatum,o lei o me,doveva scegliere,e doveva farlo in fretta,avevo atteso troppo, sofferto troppo,dunque dovevo velocizzare la fine di questo increscioso episodio.           
Attesi per ore,ma lui non arrivò,ne quella sera ne mai,tornando insieme a lei da un'ennesimo incontro,in moto,si erano schiantati contro il guardrail dell'autostrada,erano rimasti feriti gravemente,lei spirò quasi subito,ma il mio amore dopo ore di agonia. Mi resta solo un'amara soddisfazione,lui mi aveva invocato per ore,chiese di me a tutti quelli che gli furono vicini,e in un ultimo rantolo pregò un dottore di trasmettermi le sue ultime parole,"perdonami amore mio".Ora mi stò leccando le ferite del cuore, e dell'anima,é dura da sopportare questa solitudine,ma domani é un'altro giorno,si vedrà.
Rosa Cozzi

NEL BUIO DELLA NOTTE

NEL BUIO DELLA NOTTEI pensieri si svegliano la notte, e vagano nei meandri della logica come  il labirinto del minotauro. Si insinuano e rendono tutto pesante,impossibile di contenere tutte le emozioni che contrastano tra loro.   Sto cercando di non cadere nel baratro della disperazione,ma la voglia é grande. Ripenso per l'ennesima volta al momento della nostra rottura,ai nostri reciproci insulti,alle nostre lamentele, ai nostri sguardi cattivi, ognuno fermo nelle sue posizioni. E ogni volta non posso fare a meno di rabbrividire,sento ancora il tuo sguardo su di me,se i tuoi occhi fossero stati dei dardi infuocati,mi avresti ucciso,trapassandomi il cuore. Ed ecco che come in un film,ti rivedo il giorno del nostro matrimonio,io che ti aspettavo in chiesa fermo ed emozionato davanti all'altare,e tu con passo lento al braccio di tuo padre,celata dal velo, ma con il sorriso sulle labbra quando mi hai visto,quasi sollevata di trovarmi li ad aspettarti,è sempre sorridendo mi hai teso la mano. Ricordo ancora le tue parole di promessa di fedeltà' pronunciate con emozione,e  le tue mani tremanti quando mi mettesti la fede nuziale al dito,come tremavi amore mio,ed io non ero da meno emozionato. Ci eravamo già' giurati eterno amore mesi prima,al lume di candela,e tutto sembrava perfetto,ognuno preso dalle spire dell'amore verso l'altro. Tutto era stato perfetto, tutto ci accomunava,eravamo e ci sentivamo una cosa sola,tu che mi sussurravi le più belle parole d'amore, piene di dolcezza, e di dolci promesse,ed io innamorato perso, mi immergevo in quel mare di piacere, e ci eravamo donati l'uno e l'altro con immensa gioia. Quella sera fu perfetta, eravamo in sintonia, come se una musica che sentivamo solo noi,ci guidasse nei gesti e nelle parole da pronunciare. 
Come se i nostri corpi si riconoscessero e si ritrovassero senza bisogno di vedersi,o di pronunciare parole inutili,che emozione provai a sentirti gemere, a chiedermi di amarti completamente,a darci baci pieni di passione, accarezzarci e di nuovo baciarci,fino al culmine del piacere ,e con un ultimo gemito ci ritrovammo sazi di amore,mi sentii onnipotente e fiero di possederti,e tu come una gattina  ti rannicchiasti tra le mie braccia,come se volessi essere in me.                                                         
Continuammo a frequentarci e ormai sicuri del nostro reciproco sentimento, decidemmo di sposarci. Dopo la cerimonia, e nei giorni seguenti, nei mesi che passavano tutto era perfetto,ogni giorno di più.Eravamo una coppia felice, innamorata, perfetta,la nostra intesa non conosceva ostacoli. Il tempo scorreva ormai su di noi, e eravamo sempre più innamorati.
E poi un banale messaggio sul mio cellulare, di una vecchia amica,trovato da te ha rotto quell'equilibrio che avevamo instaurato tra noi. Il tarlo della gelosia ha incominciato a roderti la mente, ed ogni giorno come un disco rotto mi chiedevi quasi all'ossessione, mi interrogavi sui miei movimenti,frugavi tra i miei oggetti personali, nelle tasche dei miei vestiti,in cerca di una prova concreta,come a provare che la tua gelosia era fondata.              A nulla valsero le mie verità, non mi credevi più,non avevi più fiducia in me,niente ti bastava, le mie promesse di fedeltà,le mie assicurazioni di non aver mai più rivisto quell'amica dai tempi dell'università,la mia disperazione nel vedere la tua mancanza di fiducia. Dopo un'ennesima lite,furibonda ,mi urlasti che mi lasciavi, e che tornavi dai tuoi,lasciandomi nella più nera disperazione,accorgendomi che il tuo non era vero amore, altrimenti mi avresti creduto subito, ed era la verità. Ora sono qui, e sto scrivendoti,cerco le parole adatte a formulare la mia preghiera. Amore mio ,se ti scrivo é per chiederti di ripensare a tutto quello che é accaduto ultimamente,non buttare via la nostra unione, ricordati dei momenti perfetti che abbiamo vissuto,lo ripeterò all'infinito,ti amo,si ti amo, mi sei entrata nel sangue,e non posso rinunciare a te,ho voglia di te ,e ogni volta che ti penso sento dentro di me un rimescolio di tutti i miei sensi.Ti prego leggi quest'ennesima lettera, rispondimi,almeno tentiamo di parlare,di spiegarci.So che anche tu stai soffrendo,amici comuni mi hanno riferito che non stai bene, ti prego,torna da me, te lo chiedo in ginocchio, fammi un cenno, chiamami,qui trovi il nuovo numero di cellulare, questo numero e solo per te,per noi,chiamami amore mio, ti prego.Ti amo,e ti aspetto nel nostro nido d'amore.Tuo per sempre.                       
Passano i giorni, e il tempo non scorre mai, giro per la casa, indifeso e solo, e ti penso, ormai sono disperato, non mangio più un pasto decente da mesi, e sono con la barba lunga di una settimana,con una bottiglia di birra tra le mani,incomincio ormai a pensare che mi hai dimenticato, Il trillo del campanello mi fa trasalire,non aspetto nessuno,non voglio aprire,ma con insistenza di nuovo il campanello,ma chi é che  viene a suonare.Decido di aprire e mandare via quest'importuno scocciatore,apro di scatto, e ti trovo, a te,che amo più della mia vita,sulla soglia, incerta, quasi timida,che mi chiedi se ti faccio entrare,ma certo che ti faccio entrare, farò di più ti prenderò tra le mie braccia e ti porterò fino alla camera da letto, e ti adagerò con delicatezza,con la testa sul cuscino, e mi allungherò vicino a te,parleremo ,e parleremo ancora, ma questa volta farò di tutto per convincerti a capire che ti amo, che sei la mia ragione di vita,che senza di te la mia vita non conta nulla,che ti amo alla follia. Grazie amore mio, di essere ritornata da me, grazie di esistere,grazie di credermi,ormai sono completamente perso nei tuoi occhi,e mi accorgo che rivedo quella luce che brillava all'inizio che ci eravamo conosciuti, simile alle stelle in un cielo d'estate di notte,grazie amore mio,e tu mi stai accarezzando, e con voce rotta di commozione, mi dici: si papà hai ragione: e rimango quasi stordito,alla notizia che sarò padre.
Rosa Cozzi

giovedì 23 ottobre 2014

DOVE SEI FUGGITO AMORE MIO

DOVE SEI FUGGITO AMORE MIO Non so dove rivolgere il mio pensiero per inseguirti mentalmente,ogni volta che ti penso per ore,resto sospesa ad un filo,e tiro verso di me la tua anima,ma non risponde.Che disperazione volere, desiderare, amare qualcuno che non ti  riconosce come se non ti abbia mai conosciuto,mai baciato,mai desiderato,mai accarezzato, mai amato.Ma tu, come puoi avermi rimosso dal tuo pensiero,io che per te ero la fonte di acqua a cui ti dissetavi,l'aria che non potevi fare a meno di respirare,per continuare a vivere…Chissà con chi sei,cosa fai,cosa dici.Ormai il tempo é passato,le onde del mare in tempesta hanno cancellato il cuore disegnato con scritto ti amo e le nostre orme sulla sabbia.. Il caldo sole d'estate,che scaldava i nostri due corpi nudi allacciati in un abbraccio pieno di voglie mai sopite..ha lasciato il posto al gelo che ora ho nel mio cuore,le foglie svolazzano ormai senza vita staccandosi dai rami. Mi manchi amore mio, ti aspetto sai,come se tu non mi avessi mai lasciato,ti aspetto perché so che ti sei perso,ma ritornerai da me.
Si ,desidero ardentemente che tu ritorni da me,per poter ricominciare a vivere,a respirare, a gioire delle tue parole, dei tuoi sguardi pieni di quella voglia matta di farmi l'amore,dei sottintesi silenziosi,e della tua dote di farmi apprezzare le bellezze della natura.Allora e solo allora,mi libererò da questa catena che mi lega, e mi impedisce di muovermi. Sono prigioniera di un gelido sonno amoroso,che mi ha resa fragile e nuda dei miei sentimenti,..Non voglio pensare con chi ti stai baciando,a chi stai accarezzando,a chi stai sussurrando quelle parole infuocate,non posso vivere, pensandoti tra le braccia di un'altra.Dimmi, cosa provi, quando ti bacia, quando ti abbraccia, quando si stringe a te,e ti sussurra le parole che dovrei dirti io ,e solo io…..La gelosia mi attanaglia lo stomaco,gelosa di un'ombra,ma presente tra di noi…Quando finirai di farmi soffrire…non fuggire più amore mio, torna,riprendiamo il nostro cammino insieme,non farmi più aspettare, sto morendo a poco a poco,so solo che ti amo, e tremendamente, e consapevolmente sono pazza di te…
Rosa Cozzi

martedì 21 ottobre 2014

VOGLIA DI AVERE ACCANTO UN VERO UOMO

VOGLIA DI AVERE ACCANTO UN VERO UOMO Per me che sono donna, una di quelle donne che sognano ancora il Principe azzurro, che arrivi con il suo bel destriero,e mi rapisca ,portandomi nel suo maniero,per tenermi prigioniera col suo amore,aspetto di avere un uomo ,ma un uomo vero,che mi ami.Uno uomo che prima di farmi l'amore,mi deve amare con gli occhi,leggere nel suo sguardo la voglia di possedermi con le carezze, sentire le sue mani sulla mia pelle e farmi vibrare come una corda di violino,con i gesti teneri, tenermi tra le sue braccia come se fossi una cosa rara…..L'uomo con la U maiuscola ,unico,che sappia camminare al mio fianco,mostrandomi i colori dell'alba al mattino,mettendomi davanti a se é tenendomi stretta,per farmi apprezzare il tramonto la sera, ed essere una cosa sola,un uomo che in tutte le situazioni sia capace di avere una parola dolce  per confortarmi e pianga con me se sono triste,che mi faccia ridere, rendendo le mie giornate leggere …un uomo che mi rispetti,e mi dimostri con sincerità e umiltà di apprezzarmi,e di amarmi,….Aspetterò, che bussi alla porta del mio cuore…
Rosa Cozzi

VOGLIA DI SOLITUDINE E DI SILENZIO

VOGLIA DI SOLITUDINE E DI SILENZIOSuccede sempre dopo una rottura di una coppia,di un tradimento, di una delusione, di uno smacco,che si abbia voglia di una pausa,starsene in silenzio a leccarsi le ferite, il cuore e la testa chiedono solo pace.Si piange e si dorme sonni agitati,ma si aspetta che una voce amata, e  solo quella si faccia sentire,che tutto torni come per magia ai giorni felici di una volta. Per giorni, mesi, e forse anni, sempre più lunghi i silenzi, come massi gravano pesanti….E ti metti a sedere in un angolo, a pensare,e rifletti, su dove hai sbagliato nella tua vita,nei tuoi gesti, nelle tue decisioni, dove hai peccato di presunzione,cerchi e non trovi e ti disperi..In quei momenti non hai più la forza e la voglia di reagire,ti senti inutile e solo, e ti chiedi perché.Sono in quei momenti che ti prende un nodo in gola,e abbassi la testa,per nascondere le lacrime, che scendono copiose sulle tue gote.Si sono in quei momenti che vorresti vivere la tua vita altrimenti..Vai avanti col passo pesante, ma vorresti tornare indietro, per riparare agli errori commessi. In quei momenti lunghi e malinconici,vorresti che la voce amata,tornasse a sussurrarti,ti amo..come un raggio di sole per ridarti la gioia di vivere, e avere di nuovo la speranza,per incoraggiarti a non mollare mai……
Rosa Cozzi

LA PORTA DEL CUORE

LA PORTA DEL CUORE
Ho bussato alla porta del tuo cuore,  senza fare rumore.
Sei rimasto sordo al mio lamento,               
come se fosse il vento.                      
Le mie parole appena sussurrate, su di te sono volate.                        
Un bacio rubato con passione, fu  l'inizio  dell'amore.                     
A nulla é valso il mio  sentimento, solo momenti di tormento.              
Affido alla luna la mia carezza, la porti a te con delicatezza.             
Apri il tuo cuore fammi entrare, dolci baci ti voglio  donare.             
Sorrisi che fanno sognare, son doni pieni d'amore...
Rosa Cozzi

domenica 19 ottobre 2014

MI VUOI

MI VUOITu, che fuggi ogni notte,mi vuoi,….tu,che per ogni parola che ti dico,ti chiudi in te stesso,mi vuoi...tu,che, per una carezza data,ti ritrai e vai,mi vuoi…..Ma cosa vuoi,stai giocando con me..Mi vuoi, ma se mi abbandono a te,scappi via indifferente…..E poi di nuovo mi vuoi, se ti cerco non ci sei…..e allora piango da sola lacrime silenziose,aspettando un tuo cenno……Ma se mi vuoi, coraggio,prendi questo mio amore come un dono…..Ma so che queste mie parole,non serviranno a nulla……se mi vuoi sai dove trovarmi……..Non so dirti addio,resto perché ti voglio…
Rosa Cozzi

LA SIGNORA ZITA DI NOME E DI FATTO

LA SIGNORA ZITA DI NOME E DI FATTODevo dirvi che nel mio condominio, ci stà una signora avanti con gli anni, che sa tutto di tutti, malgrado che sia sorda come una campana rotta.….Questa sua mancanza di decibel, fa si che nascano a causa sua diverse situazioni abbastanza incresciosi per alcuni,come quello che vado a raccontarvi…..Era la vigilia di Pasqua,e come tutti gli anni alcune famiglie partivano per le vacanze,la signora Zita no ,lei restava a salvaguardare l'intero stabile come una sentinella all'altare della Patria. Allora incominciava per tempo ad andare di porta in porta a dare gli auguri,perché a rendere visita andava alle quattro in punto a suonare,e di volta in volta si faceva invitare a bere il thé, perché specificava con voce altisonante che lei aveva origini inglesi, e che  in Inghilterra si usava bere quella che agli occhi dei non addetti agli usi e costumi aristocratici,pareva acqua colorata….Lei non beveva caffè, perché per lei era una bevanda indigena…….Quel giorno si soffermò quasi di forza,in casa Scognamiglio,che avendo fretta per i preparativi della partenza in visita a parenti a Napoli,correvano su e giù per l'appartamento,come se avessero il fuoco dietro..Tra urla come,...Teresì hai pigliato o pigiama mio (giallo)?.. Giusé,che ti devo prendere?…e c'era pure il cane che abbaiava come se avesse visto un fantasma..aveva una piuma attaccata nelle fauci, come se avesse inghiottito un uccellino.!!!..La signora Zita ascoltava attentamente, e dato che era dura di orecchie,capì quello che volle capire..!!! Con un balzo salutò la compagnia e s'intrufolo in casa Diretti,tutta sconvolta da ciò che aveva sentito,con fare cospiratorio si sedette e incomincio a sciorinare le sue notizie fresche ,fresche di un'ora,,….Signora Diretti è uno scandalo, le voglio raccontare quello che succede in casa di quei napoletani,…sa sono dei barbari. La signora Diretti conoscendo gli Scognamiglio rizzò le orecchie,….e si fece raccontare che cosa era successo.
E così,incominciò la vera storia…Sa il signor Scognamiglio  ha chiesto alla moglie se aveva spennato il pappagallo..!!! e la moglie di risposta ..Si dove lo devo appendere..!!!!, senza contare che anche il loro cane aveva le piume in bocca…!!!!.La Diretti che non sapeva della sordità della signora Zita,rimase sconvolta da questa notizia,e si ripromise di parlarne al marito quando sarebbe rientrato,e così fece.Il marito non ci pensò ne uno ne due volte, si recò a casa degli Scognamiglio,deciso a dire due parole d'indignazione a quei signori del cavolo,detto fatto ,suonò il campanello,e o stupore,..!!! rimase a bocca aperta quando venne ad aprire lui, Giuseppe Scognamiglio in persona, con la gabbia in mano e il pappagallo che parlava dicendo <<grazie>>,e senza perdere tempo gli mise tra le mani la gabbia con all'interno il pappagallo,dicendo di accudirlo a dovere, che dovendo  loro assentarsi per tre giorni, glielo affidavano con mille ringraziamenti anticipati, e fù così che prese voce di una efferata e barbara uccisione di un pappagallo vivo e vegeto…
Rosa Cozzi

giovedì 16 ottobre 2014

TU SEI DENTRO DI ME

TU SEI DENTRO DI MESi, ti sento dentro di me, perché ti vedo anche ad occhi chiusi,con quell'aria da  eterno ragazzo,che mi guarda di sottecchi,per vedere  la mia reazione ad un tuo commento, ad una tua carezza,si sei sempre presente, anche quando dormo,ti sento che stendi la mano per accarezzarmi,per sollevarmi una ciocca di capelli scesa a celare i miei occhi, si ti sento,e mi basta saperti vicino  con la tua pacatezza,che calmi i miei timori,le mie paure,mi fai ritornare sicura di me…Si ti sento quando con la tua ironia, la tua verve,la tua capacità a sdrammatizzare,mi fai ridere con qualche battuta spiritosa.….Ti sento dentro di me ,nei nostri momenti più segreti,negli attimi più intensi,ti sento,e in un crescendo di passione mi dici, Ti voglio,mi piaci,ti voglio,ti amo……Si ti sento,e col pensiero ritorno indietro nel tempo,a quel pomeriggio che ci incontrammo la prima volta,e benedico il momento che mi hai guardata,perché e stato l'inizio di una nuova vita…..Ti sento, e ti ringrazio per questa tua presenza nella mia vita……Allora sono io che ti dico.Ti sento,mi piaci, ti voglio ti amo…
Rosa Cozzi

mercoledì 15 ottobre 2014

ORMAI L'AMORE E' SORDO

ORMAI L'AMORE E' SORDOSono qui davanti al pc, ma non scrivo, rifletto, analizzo, escogito piani mentalmente,per recuperare un rapporto ormai finito,più volte…...
Ma che cosa ti é successo, amore mio, ti sei persa per strada,mentre io continuo ad amarti, tu pensi solo a te ,i tuoi trucchi, le tue borse, le tue scarpe,la palestra, le tue uscite con le amiche tutto é per te,io non posso entrare da quella porta che hai chiuso,li ….nel tuo cuore...Sei diventata insofferente, apatica, lunatica, egoista,
Niente e nessuno ti fa cambiare idea…. Ma dove sei finita??,non hai più nel  tuo sguardo quella dolcezza, quell'adorazione,quell'amore, quel desiderio che mi trasmettevi solo guardandomi,e che mi faceva fremere di orgoglio e di amore…..Sei diventata fredda come il ghiaccio,e a nulla serve che mi avvicini a te per un bacio,non capisci che io ho bisogno di te,di averti vicina, di parlare con te,di farti l'amore, di sentire il calore del tuo corpo,di sentirti dire ancora ti amo, come lo dicevi tu….Aiutami amore mio, si , perché sei ancora l'amore mio, malgrado la tua incomprensione ti amo ancora...Aiutami a recuperarti, a legarti a me, come una volta, non rovinare questo nostro rapporto con la tua indifferenza,i tuoi no, le tue recriminazioni,e i tuoi rimproveri….Ti amo, e come il primo giorno,non voglio perderti,e fermati un poco a riflettere,se i ruoli fossero invertiti??,se fossi io a scappare davanti ai miei doveri??,cosa faresti per riavermi…….Io sono qui che aspetto, che tu ritrovi quello slancio che ci ha unito per tanto tempo,non lasciare che s'innalzi un muro tra di noi……..Non restare sorda alla mia supplica…..Ti amo!
Rosa Cozzi

martedì 14 ottobre 2014

NON ADDIO, MA ARRIVEDERCI

NON ADDIO, MA ARRIVEDERCICi stiamo dicendo addio,come due estranei, che non si sono mai conosciuti,...come se i nostri occhi non si fossero mai incrociati,tra milioni di persone vaganti per le strade,...le nostre mani mai sfiorate in leggere carezze sulla pelle,..i nostri corpi mai stretti in un abbraccio appassionato e languido, le nostre bocche mai baciate in sensuali baci..….Eppure io non riesco a crederci,non si può dimenticare così in fretta,quei nostri lunghi discorsi su tutto e poi improvvisamente si parlava di noi,dei nostri desideri,della nostra voglia di essere vicini,del desiderio che ti si accendeva in corpo ogni volta che ti dicevo ti amo,... Eppure sta accadendo,stai andando via col sorriso sulle labbra, e con velata indifferenza ti saluto come se non mi importasse nulla di te…...Cosa siamo diventati e perché..siamo degli ottimi attori,sappiamo mentire così bene che ci crediamo a questo addio….Ogni volta che ci siamo detti addio,pensavamo che fosse la fine del nostro rapporto,soffrivamo ma non volevamo cedere, e ogni volta ci siamo di nuovo incontrati e  ripresi come dei naufraghi che annegavano,e ognuno ci eravamo aggrappati  all'altro come una boa di salvataggio…..
No non ci voglio credere, che gli addii siano per sempre,..Non voglio che siano la fine, di tutto quello che c'é stato tra noi, non posso accettare,questo distacco,questa rottura definitiva… Non si può dire addio così, semplicemente con una parola,per me voglio che l'addio si esprima con  le parole il cui significato sia <<Mi mancherai finché non ci incontreremo di nuovo>>Dunque ,non un'addio, ma un arrivederci…
Rosa Cozzi

SI FACEVA CHIAMARE IL BRIGANTE

SI FACEVA CHIAMARE IL BRIGANTESto camminando sulle tue orme,qui su questa sabbia fine,piena dei nostri passi,ma non ritrovo più la tua presenza,la tua ombra,il tuo sorriso,la tua voce…Eri il mio uomo, eri burbero e scontroso,e io ti ritenevo un duro dal cuore di pietra,riconosco di aver sbagliato, che non ti conoscevo  abbastanza…..Ora che sei partito, per una delle tue crociate umanitarie,sempre pronto a dare il massimo d'aiuto a chi ne ha bisogno ,capisco la tua irritazione in risposta alle mie lamentele per le tue eterne e prolungate assenze…Ti sei lasciato scivolare sopra le tue spalle, rimbrotti e lamentele, come se non ti toccassero minimamente,e io pensavo che eri un'orso,per come reagivi…ora che non ho tue notizie,mi manchi, mi accorgo di quanto sei diventato prezioso per me…...Sei svanito nel nulla come nebbia al sole,te ne sei andato, lasciandomi una busta……e pregandomi di non aprirla prima di quel lasso di tempo necessario per sentire la tua mancanza……..Ho rispettato il tuo volere,ed ora é giunto il momento di aprire questa misteriosa busta…cosa mai conterrà,??,la apro lentamente come se fosse una reliquia,e mi cade in grembo una chiave, e un foglio con un tuo scritto…. con ansia ti leggo……<<Amore mio,>> quando leggerai queste parole io sarò lontano migliaia di chilometri fisicamente, ma con il pensiero e con il cuore sono qui vicino a te, e non urlerò mai abbastanza <ti amo>, si ti amo, sei la mia aria per respirare, il mio pane per non morire di fame,la mia fonte per non morire di sete…non ti avrei mai lasciato,egoisticamente ti voglio tutta per me,sei la sola che mi faccia tremare di desiderio,questa voglia matta di stare allungato vicino a te, di sfogare i miei istinti di maschio,che tu con il tuo odore scateni,come se io fossi una bestia senza controllo.Ti amo ,si sei l'amore mio,é come se tu mi appartinessi da sempre, e un  dono che prendo a piene mani, quando tornerò ti farò mia davanti a Dio e a tutti,se tu lo vorrai…Ti amo non scordarlo mai.
Ora ti chiedo di prendere questa chiave, e di andare a stare a casa mia,come se tu fossi già la mia sposa…fai come se fosse la tua casa,e io ti penserò felice di sapere che sei già nel mio letto a dormire,ti penserò, e conterò i giorni, i mesi, che mi separano da te….Quando sarai li potrai conoscere il mio io reale,i miei sogni , le mie aspirazioni, le mie attese sulla vita… il mio carattere vero…non é quello che tutti sono abituati a vedere di me…solo tu saprai, perché sono un burbero che non parla molto….Se ho trovato il coraggio di scriverti é perché tengo a te come i miei occhi.Ti amo non dimenticarlo mai,………Quando avrai capito tutto di me ,scrivimi di tornare, e io sarò li in un battibaleno,tuo M>>…..Mi alzo, e lentamente mi dirigo verso casa tua….ogni cosa é compiuta, si ti ho conosciuto nella tua casa, nel tuo intimo, la tua anima sensibile  davanti alla gente che soffre,.La tua generosità,il tuo altruismo a prestare aiuto per chi soffre,ora lo so che era solo una maschera,per non mostrare troppo il tuo carattere dolce e sincero…..Ti ho scritto amore mio, si ti stò aspettando, con trepidazione…fai presto ad arrivare,ti amo,si ti amo, mio brigante dal cuore tenero…
Rosa Cozzi

VOLERSI BENE,NON E' AMARSI

VOLERSI BENE,NON E' AMARSISto  cercando di svegliarmi, e risalire a galla da questo incubo che mi attanaglia il cuore,più i giorni passano, e più mi rendo conto che il sentimento che io chiamavo amore,lo era solo per me. Ti avevo idealizzato,innalzato,come un ultimo spiraglio di felicità.Mi ero completamente abbandonata a questo dolce e affascinante sentimento che provavo per te.Tutto sembrava perfetto tra noi due, la complicità,la leggerezza delle nostre chiacchierate ,e poi quei momenti intimi, erano solo per noi due,ci perdevamo in un crescendo di passione,di sospiri e di coccole….Sentivo che non eri per me, che eri destinato a un'altra ,ma il tuo cercarmi ogni volta che mi isolavo e restavo in silenzio,mi dava una speranza, perché il volersi bene, non lo avevamo deciso, si era presentato alla nostra porta così spontaneamente,e noi lo avevamo preso come un dono che ti invade e ti conquista e ti libera insieme. e quando ciò era accaduto,lo avevamo accettato come un regalo della vita. La nostra strana coppia si dimostrava nella sua immensa gioia di stare insieme, ti accarezzarci, di raccontarci i nostri desideri, le nostre paure,i nostri strani incontri……E poi l'inizio di un periodo tremendo, di tiremmolla da parte tua, questo tuo sparire per giorni,e poi tornare, i tuoi lunghi silenzi,e ancora quell'euforia che provavi all'inizio per me,e poi ancora fuggito lontano, come se io ti ispirassi paura….La delusione mi ha fatto aprire gli occhi,il mio volerti mi aveva nascosto la verità,nella mia presunzione, pensavo di conoscerti bene,mi sono resa conto che non ti conoscevo affatto, e questo mi fa paura, mi rende fragile,incapace di resistere a questa situazione…Mi cerchi e mi chiedi di cercarti, ma ormai non riesco più a crederti,anche se il mio sogno eri tu, mi sono svegliata e sei svanito come la neve al sole…..che tu fossi il mio cielo, ed ora sei il mio inferno,ti amerò, si ti amerò, ma sei, e per sempre sarai il mio futuro che non avrò mai………..
Rosa Cozzi

LA PATENTE DI GUIDA

LA PATENTE DI GUIDAEuforia, finalmente é arrivato il momento di prendere la patente,iscrizione, esborso di parecchie lire,vi parlo del lontano 1974,file lunghissime per farsi rilasciare documenti,ma nulla mi farà rinunciare a guidare questa meravigliosa invenzione  che é l'automobile…Serate di gruppo,tra giovani ventenni e lezioni che non finiscono mai,spiegazioni inutili perché io so già guidare….!!!!!! ahahahahah… Dopo mesi di vai e vieni, finalmente lezioni di teoria pratica,l'istruttore mi fa accomodare in macchina, e parto come se l'avessi sempre fatto….con molta calma l'istruttore mi dice di non mostrarmi troppo entusiasta,perché a essere troppo sicuri non serve,doccia fredda sul mio umore….Imperterrita continuo a guidare, per giorni e giorni, lezioni di guida  per essere promossa.Spinterogeno ,candele, come cambiare una ruota ,ormai il motore e i tutti i suoi ingranaggi non hanno più nessun mistero per me,….Arriva il giorno degli esami scritti,mi sento toccare la spalla da un ragazzo dietro di me, che mi parla sottovoce…obbligata a girarmi per capire quello che diceva,restai bloccata dal torcicollo, e sembravo  Quasimodo il gobbo di <<Notre dame>>.Sempre mezza storta continuai a scrivere, ma mi feci pizzicare dall'esaminatore, che mi chiese se avevo qualche problema,io per non fare la spia,non parlai,ma fui sorvegliata a vista fino alla fine…...Ufffh,ce l'avevo fatta, ero felice, ma cinque minuti dopo ,a voce alta<<Cozzi>>tutti si voltarono a guardarmi, fui richiamata per rifare tutti i test,ero sicura di aver risposto tutto giusto,come mai mi chiedevano di rifare l'esame..??Non capivo, ma dovetti rifare tutto……finito, consegnai i test, ma ancora squadrata dalla testa ai piedi,facevano in fretta sono alta un metro e cinquanta,ma comunque mi sembrava di essere una condannata a morte, pronta per la ghigliottina….Ore di attesa, ma alla fine….promossa……evvvvai……..Ora restava da passare la guida……era un venerdì, giorno di mercato a Ventimiglia, che idea...!!!
Con tutto il mondo riversatosi in città, per comprare , borse taroccate dai <<Vucumpra>>  e salumi, made in Italy,non era il giorno ideale…..L'esaminatore mi ordina letteralmente con la sua voce da baritono basso,:<Salga alla guida, e avvii il motore.>> Detto, fatto,con voce ancora più severa mi intima<<Si avvii>> Io felice,e sicura di me ingrano la prima, e parto,ma sento che qualcosa non va,allora cerco di accellerare per passare la seconda, ma in  quell'instante l'esaminatore,con voce ancora più cupa,e severa, mi ordina di scendere dalla macchina,al quale io piuttosto seccata gli chiedo perché, e lui di rimando, mi risponde<<MA NON VEDE CHE NON HA TOLTO IL FRENO A MANO..!!!>>……….addio sogni di gloria……..bocciata….
Rosa Cozzi

giovedì 9 ottobre 2014

L'UOMO PROPONE,LA DONNA DISPONE

L'UOMO PROPONE,LA DONNA DISPONESe sei un uomo ,un maschio virile e sei in cerca di una femmina,devi conoscere a fondo la personalità della donna………Incomincia a cercare ,per individuare quella che ti faccia salire la pressione li,!!! si  proprio li..!!! dove tutto gioca a tuo favore,perché sei maschio pronto per fare l'amore, a te non importa senti solo il richiamo dei feromoni,come le api,….Quando l'hai trovata,la guardi di sottecchi,la cerchi per attirare il suo sguardo,incominci a comportarti come un gallo cedrone, gli giri intorno, come un calabrone, vai e torni, per farti notare, spieghi i pettorali, e ti inondi di profumo come una donna di mestiere…..Ma quello che non sai, che per avere e trattenere una donna ci vuole un vero maschio, le donne sono come il vino, se non sei un vero intenditore le vedi tutte uguali. …..Se riesci a suscitare qualche reazione in una donna, devi riconoscere la femmina che dorme nel suo corpo…In lei devi suscitare    un'attrazione che la faccia pensare,riflettere e ritornare a pensarti ancora ,la devi conquistare e una volta stabilito il contatto visivo, allora solo allora puoi incominciare a conquistarla, con le parole e le lusinghe, gli sguardi pieni  di voglia erotica,la devi sedurre e farla tremare di passione,come una foglia al vento, solo con lo sguardo……Può darsi che riesci ad attirarla nelle tue maglie amorose,a  farla innamorare,a farti desiderare magari  riesci a farti amare,non credere che il tutto sia facile,se vuoi una donna innamorata ,la devi rispettare, amare appassionatamente, essere sempre pronto alle sue esigenze…E se ci riesci sarai il suo principe azzurro.…se vuoi essere felice devi pensare che il segreto della felicità non é quello di fare sempre ciò che si vuole, ma di voler sempre ciò che si fa….Non credere di averla conquistata,ti guarda e ti valuta come uno stallone da monta, e ti sceglie solo se valuta che sei idoneo a procreare… La donna cerca la serenità,la stabilità, ma anche il rispetto, e sopratutto il comando, come le donne di Lisistrata che erano loro, al comando della città…Le piace avere la supremazia in tutto, senza imposizioni ne restrizioni…… Tu falla sentire una cosa tua, ma libera da catene invisibili…..Falla ridere, e parlaci,non elevare silenzi alti come una muraglia….allora solo allora puoi dire che l'hai conquistata,ma tu sai anche che tu proponi e la donna  dispone...
Rosa Cozzi

mercoledì 8 ottobre 2014

PERCHE' A VOLTE DUE CHE SI AMANO SI FANNO DEL MALE

PERCHE' A VOLTE DUE CHE SI AMANO SI FANNO DEL MALEUn amore che fa paura a entrambi,un amore difficile da gestire,un cercarsi e respingersi allo stesso tempo,un amore che ognuno di loro pretende,continuando a volersi senza vedersi,ognuno cieco all'altro,sordo al lamento di chi lo stà aspettando,attenti ad ogni gesto, ma incuranti del loro spasimo…Si.!lo faranno come due condannati,rinchiusi nelle loro celle,ognuno aspettando che arrivi un gesto di grazia,fino a che spossati dall'attesa si accasceranno, e cadranno nell'oblio della disperazione, non ci sarà futuro,ma solo dolore…..
Rosa Cozzi

OCCHI, CUORE E SOLITUDINE

OCCHI, CUORE E SOLITUDINEQuando ci scontrammo letteralmente parlando,quel pomeriggio di pioggia,io ero uscita senza ombrello quella mattina, c'era il sole, e la giornata sembrava una giornata di tarda primavera, e non pensavo mai che nel giro di poche ore sarebbe cambiata così repentinamente in una giornata invernale,tremante di freddo, bagnata come un pulcino,correvo a testa bassa,e non pensavo di scontrarmi con te……Tu eri uscito dal tuo ufficio di avvocato,e trafelato quasi correndo imboccasti l'angolo come un maratoneta, e ..vvlannghh….scontro frontale tra noi due, dolore,stordimento,senza fiato, restammo abbracciati qualche instante…Ci guardavamo come se ognuno avesse visto un fantasma,e parlavamo allo stesso momento ,scoppiando a ridere ogni qualvolta che aprivamo bocca...Ognuno cercava di scusarsi, di chiedere se si era fatto male,eravamo sotto la pioggia, bagnati, infreddoliti, e doloranti... Non ci eravamo mai incontrati ne visti, e cercammo di rimediare riparando in un bar li vicino… Ci presentammo, e piano piano, asciugandoci ,e bevendo un thè caldo io e un grog tu,incominciammo a parlare, prima con una certa reticenza,poi con più confidenza,fino a che ci ritrovammo ad aver  raccontato le nostre rispettive storie…..E tutto incominciò, io ti guardavo, e quello che vedevo mi piaceva,un maschio nel vero senso della parola,uno splendido  e tenebroso moro con i più straordinari occhi blù che avessi mai visti, sembravi un divo del cinema, e ogni volta che mettevo i miei occhi nei tuoi,avevo il cuore che accelerava il suo battito, eri un vero maschio affascinante e sexy,quello che vedevo mi piaceva e mi attiravi enormemente, avevi un leggero accento straniero, che mi conquistò subito….….Tu dal canto tuo, mi dicesti che adoravi le donne italiane,tipo mediterraneo, le reputavi ammalianti e sensuali, che erano fatte per essere amate, che eri convinto di tutto quello che pensavi dal loro portamento e da quella camminata ancheggiante tipica delle italiane….
Mi facesti tanti complimenti ,ed io mi innamorai di te pazzamente e irrimediabilmente, immediatamente! Non potevo e non volevo andarmene,come se il mio cuore mi impedisse di muovermi,mi sentivo ancorata alla sedia e ogni volontà di alzarmi e proseguire per la mia strada fosse scomparsa,come se non avessi più una casa, una meta, uno scopo da raggiungere,mi sentivo con la testa vuota, solo tu contavi…Tu mi parlavi,raccontavi di te, ma tutto quello che mi dicevi arrivava al mio cervello distorto,come se tutto fosse stato detto e fatto al rallentatore…Ti alzasti, e porgendomi la mano, mi chiedesti il mio indirizzo,volevi accompagnarmi a casa con la tua macchina,mi invitasti a pazientare  cinque minuti,andasti a prendere la tua auto, e in un attimo ti fermasti davanti a me, senza sforzo uscisti dalla tua auto , e come ai vecchi tempi,  cavallerescamente mi apristi la portiera,e mi facesti accomodare,mi facesti sentire una principessa…..Mettesti in moto come se quella splendida auto l'avessi addomesticata al tuo volere …. Guidavi con destrezza, anche se il traffico era sostenuto ,sapevi il fatto tuo, e in breve tempo fummo davanti casa mia….
Senza pensarci ,ti invitai a salire da me,volutamente ,sfacciatamente, non volevo che te ne andassi….Una volta entrati, ti accomodasti sul divano, eri affascinante,in ogni tua movenza c'era fascino,ero completamente soggiogata da te,e già fantasmavo su di noi……….
Dopo aver sorbito un drink, decidesti di andare per un impegno preso in precedenza,mi promettesti che mi avresti telefonato per un appuntamento…Ci scambiammo i nostri numeri di cellulare, e con un baciamano te ne andasti...Restai assorta e beata a pensare a te, si il colpo di fulmine esiste, e rende euforici, leggeri, dolci,felici…..Però, che femmina, una donna così può far perdere la testa a chiunque, sento che ho fatto colpo,si penso proprio di si,staremo a vedere cosa succede…..Passerò un po di tempo in Italia, sarà piacevole passarlo in sua compagnia,domani la chiamerò…Incominciammo a frequentarci, io perdutamente innamorata di lui, e lui sempre tenero e premuroso,sentivo che non era ciò che volevo, ma mi illudevo nella mia ingenuità, di poterlo legare a me,passavamo intere giornate insieme, trascuravo tutto e tutti per lui,il mio cuore era interamente preso da questa passione,….Passarono mesi meravigliosi,fatti di baci ardenti, carezze sensuali, i nostri corpi uniti in un solo movimento….mi dicevo ,mi ama, mi ama, e mi crogiolavo in quella dolce melodia d'amore…E, poi la chiamata che ti invitava a rientrare alla sede centrale,me lo comunicasti con una punta di eccitazione, lo sentii,si sentii che eri felice di andare, ma speravo che avresti chiesto alla sede madre di restare,o  a me di seguirti…...
Invece in meno di ventiquattro ore, eri già volato via, armi e bagagli… Avevo sempre saputo che mi era stato dato un cuore, per amare,ma alla sofferenza che sentii durante i lunghi mesi senza di te ,non ero preparata. Avevo sempre saputo che gli occhi mi sarebbero serviti per vedere e godere dello spettacolo della natura,non per piangere lacrime cocenti….
Ero distrutta,non mangiavo più, mi trascinavo al lavoro, e poi tornavo a casa,avevo perso la voglia di vivere,tutto mi sembrava grigio, spento….Si ci sentivamo per telefono, ma tutto sembrava sbiadire col tempo.Disperata rassegnata ormai era passato tanto tempo,non speravo di  rivederti…….Una sera tentai invano di raggiungerti telefonicamente,ma non rispondesti…e alla fine mi arresi,era iniziata la mia solitudine…
Rosa Cozzi


martedì 7 ottobre 2014

QUANDO C'E' LA SPERANZA

QUANDO C'E' LA SPERANZASi cerca sempre di avere un mondo migliore,si fanno dei sogni,dei progetti, e si aspetta quasi sempre invano che si avverino,si aspetta con gli occhi rivolti al cielo, come se quell'infinito impalpabile blu potesse darci le risposte alle nostre preghiere,se c'é la speranza…..Quante preghiere sono volate lontano , quanti sospiri si sono sentiti,quante lacrime hanno bagnato la terra,quanti passi hanno calpestato il suolo di questa nostra madre Terra ma se c'é la speranza….E nel cuore un desiderio di pace, di serenità, di amore,di ricchezza,di salute…Ognuno con parole, pensieri, mute preghiere ,chiede di avere il suo dono, chi aspetta con ansia, chi con ardore, chi con rassegnazione, chi con serenità, tutti aspettano, se c'é la speranza…A volte si aspetta anni prima di avere il proprio sogno realizzato…con umiltà, con un sorriso,con dolcezza,con l'amore…... Allora se c'é la speranza, tutto diventa possibile...sarà un miracolo…
Rosa Cozzi

lunedì 6 ottobre 2014

NON POSSO VIVERE SENZA DI TE

NON POSSO VIVERE SENZA DI TEStai andando via, e io non riesco a fare un gesto per ritenerti,sono diventata di ghiaccio ,dopo l'ennesimo bisticcio…Ma tutto mi sembra irreale,non può essere successo di nuovo.Mi stendo sul letto ,il dolore mi attanaglia lo stomaco,e i miei occhi sono pieni di vento, lacrime  amare scivolano sulle mie gote come un fiume in piena….sono sfinita, mi nascondo la verità,ma cosa sono diventata,non riesco più a darti fiducia…..dove ci siamo persi di vista,dove tu sei andato per altre vie, ed io ho visto il tunnel della notte nera che mi accecava gli occhi……La rabbia che mi ha resa cieca,mi ha impedito di vedere la verità, di vedere fino in fondo alla via….ed ora,sono qui sola,con un dolore troppo grande da sopportare…Scivolo lentamente in un sonno agitato da sprazzi di momenti felici,e incubi paurosi…Un raggio di sole mi solletica le gote, e con sorpresa mi rendo conto che è già mattino inoltrato,mi accorgo che ho dormito un sonno pesante dal mio volto gonfio e stravolto…Ricomincio a pensarti, e con i pensieri ritorna il dolore…Cerco di scrollarmi di dosso questa melanconia che mi avvolge se voglio continuare a vivere…Ma cosa farò ora che sono qui abbandonata al mio destino,senza una meta da raggiungere,senza uno stimolo…come farò a sopportare questo spasmo che mi stringe il cuore…Mi alzo lentamente con il corpo indolenzito,e in quel momento il leggero trillo del telefono,mi fa sussultare, guardo il messaggio, sei tu,mi chiedi se ho trovato un'agenda che ti appartiene,e che se l'ho trovata ,mi chiedi di non aprirla e rispettare la sua privacy,aspetti una risposta di conferma,passerai a riprenderla in serata…Non rispondo,con rabbia spengo il cellulare,non voglio sapere più niente di lui, ne della sua agenda,ne della sua vita, lo voglio cancellare dalla mia mente, dalla mia vita, dai miei ricordi, da tutto.Incomincio a girare per casa, senza uno scopo, come se la nostra casa fosse diventata un luogo sconosciuto. Poi ,incomincio a riflettere,e, quasi inconsciamente,mi ritrovo a cercare quella maledetta agenda,mi dicevo che se mi sarebbe arrivata tra le mani l'avrei fatta in mille pezzi…Nulla ,non trovo nulla. e con gesti nervosi metto a soqquadro la casa,al diavolo la sua agenda,al diavolo tutto,mi sento impotente, e mi lascio cadere sul divano,stanca come se avessi lavorato ore e ore…Mi soffermo a guardare il cielo dalla finestra, e con gli occhi inseguo i gabbiani che svolazzano senza pensieri, e riprendo a pensare a te,che sei appassionato di parapendio,quante volte ci siamo,abbracciati dopo una tua sorvolata,ed io ti aspettavo con apprensione…Mi soffermo a guardare questa camera, dai tuoi libri, dai tuoi dischi, dai tuoi cd.tutto mi parla di te…Passo la mano sui cuscini, la stoffa ruvida mi ricorda la tua barba, quando al mattino appena sveglio mi prendevi con ardore,come se avessi avuto paura di perdermi,come per assicurarti della mia presenza…E trovo la tua maledetta agenda,tra due cuscini, la butto in fondo alla stanza come se fosse un tizzone ardente,non voglio toccarla,non voglio vederla…non voglio avere la tentazione di aprirla...Mi muovo in fretta, esco di corsa dal salone, mi tiro la porta alle spalle, la chiudo a chiave…Prendo la decisione di uscire, una toilette veloce ed eccomi, che passeggio lungo il parco, mi siedo ad osservare i bambini che giocano, e una punta di rimorso mi assale, non ne ho mai voluti,ogni volta che tu ne parlavi ,ti rispondevo <<not comment>>.
Un bimbo mi si avvicina, e mi chiede<<perchè piangi>>,io lo guardo, e mi accorgo che non lo vedo  nettamente, i miei occhi sono un lago che luccica di lacrime represse,e il bimbo si arrampica sulla panchina e mi da un bacio sulla mia guancia,e mi chiede se piango perché non ho un bambino,io lo guardo, e mi accorgo che sorrido,si stò sorridendo a quest'ometto che mi sta confortando,ha capito che sono infelice, e con l'ingenuità che e propria della loro età, ha centrato il mio problema…Passo la mano sulla sua testolina, e mi accorgo che i suoi capelli biondi sono come la seta, e con uno slancio mai avuto verso i piccoli, lo abbraccio, e sento che fiducioso si lascia abbracciare, ma un richiamo della madre lo fa allontanare da me, salutandomi con la sua manina...Ritornai lentamente verso casa,pensierosa,i miei pensieri erano in subbuglio. Mi sentivo come avessi capito finalmente cosa avrei dovuto fare,entrando di nuovo il telefono,non risposi ,e raccolsi l'agenda, volevo leggerla, volevo scoprire cosa c'era di così segreto,per pregarmi di non aprirla qualche segreto doveva pur esserci. Mi sedetti e l'aprii, incominciai a leggere, e più andavo avanti nella lettura, e più il mio cuore diventava leggero...mi soffermai su una frase lunghissima, e con il cuore gonfio d'amore la lessi e la rilessi più volte.Mi diceva parlandomi attraverso le parole<<Amore mio, non sono capace di esternare i miei sentimenti,ma ti amo da impazzire ,se dovessi perderti morirei anch'io,…Tu sei la mia ragione di vita,il mio respiro che ogni mattina mi da la forza di andare avanti,sei la mia droga che non posso fare a meno di prendere,il mio tutto…..Non lasciarmi mai amore mio, ti adoro e se mi lasci, mi lascerò morire,…Ti amo, ti amo,ti amo………
Leggendo quella frase capii i suoi silenzi,i suoi sguardi pieni di disperazione, i suoi dinieghi muti alle mie accuse,e i suoi baci che mi toglievano il respiro……...
Presi il telefono e gli mandai un messaggio affermativo che si l'avevo trovata la sua agenda,ma nello stesso momento il campanello della porta suonò, era lui con la barba lunga, disfatto come ero io….e non pensai a null'altro che ad abbracciarlo,e stringerlo a me, e fui ripagata da tutto quel pianto sentendo dire a lui <<TI AMO>> Non posso vivere senza di te, ed io risposi solo se mi darai un figlio, e ti baciai….
Rosa Cozzi

domenica 5 ottobre 2014

ANCHE GLI UOMINI PIANGONO

ANCHE GLI UOMINI PIANGONO
Chi ha detto che gli uomini non piangono mai,si é sbagliato,gli uomini piangono, e soffrono come le donne…Io piango, si piango di dolore,per averti persa,con la mia cocciutaggine,la mia durezza,la mia ottusità..non ho vergogna di dirlo….Si gli uomini hanno paura di dire ti amo, hanno paura di dimostrarsi deboli,e io ne facevo parte,ma ora ,…si piango perché ti ho persa,e non sei più mia… Ricordo la prima volta che facemmo l'amore, tu restavi immobile e tremante,e io ti dicevo ,avvicinati,volevo sentire la tua pelle,volevo averti, volevo essere il primo, quasi ad esibire senza dirlo la tua verginità…..
Ti volevo, e un nodo in gola mi bloccava le parole che volevo dirti, quasi impazzito dal desiderio, ti volevo……e non mi rendevo conto che eri giovane, e che non conoscevi ancora l'amore… Ti chiamavo, vieni dicevo, e tu fiduciosa ti abbandonavi tra le mie braccia...Poi, tutto andò per il suo cammino, ci unimmo un giorno di maggio,sorridenti e felici, tutto ci sembrava meraviglioso, la nostra vita  a due ci rendeva completi….eravamo una cosa sola, che bella che eri quando mi dicesti di aspettare un figlio da me,avevi gli occhi che brillavano come due stelle, ed io restai senza parole,mille pensieri mi passarono per la mente. Ma poi fummo travolti dalla felicità e tutto fu perfetto…gli anni passarono in  fretta ed eccomi più volte padre…E poi una smania di evasione mi fece perdere la mia voglia di te…volevo sentirmi di nuovo adulato…eccomi pronto per un nuovo amore, ma non intenso, non puro come quello che sentii per te…..Era voglia di un nuovo contatto, di sentirmi dire ti amo, di cambiamento, ma senza aver la voglia di perderti…Volevo essere amato…Tutto accadde in fretta,telefonate notturne a bassa voce, messaggi letti di nascosto,ritardi nel rientrare a casa.
Ogni momento era quello giusto per allontanarmi da casa, ogni scusa, ogni bugia, si accumulava a formare quella montagna che non riuscivo a contenere….di bugie.
Andai avanti nel mio pazzo percorso,senza accorgermi che tu diventavi sempre più triste, non mi accorgevo dei tuoi occhi che mi fissavano...dei tuoi sospiri, dei tuoi silenzi…Ogni volta che rientravo tardi, mi guardavi e tacevi, ed io che ero soddisfatto e felice, non vedevo arrivare la tempesta che si accumulava sulla mia testa…Io, solo io contavo, avevo perso il senno...ma non ci facevo caso…e poi  dopo un'ennesimo ritardo arrivai a casa,ma tutto era buio….aprii, e non ti trovai, e neanche i bimbi erano li…Ti cercai dai vicini,ma nessuno rispose, e incominciai a fare telefonate,a girare per casa preoccupato…. non eri mai stata via ,doveva essere successo qualcosa.
Ma girando per la casa trovai una lettera sul mio cuscino…E lessi le tue parole, accorati rimproveri, accuse mai formulate, pianti repressi, sguardi indagatori, che mi fecero prendere coscienza del fatto che tu sapevi tutto, ti eri accorta subito di quel mio cambiamento era come se mi avessi letto nella mente ogni volta che ti tradivo…Cosa avevo fatto, mi rendevo conto che ti amavo ancora ,più di prima,e che non volevo perderti. Mi rendevo conto che ti avevo ferita, tradita ,ti avevo mancato di rispetto…ero come impazzito, e tutto in una volta rinsavito…mi misi a cercarti,chiamavo dove pensavo di trovarti, e ad ogni ennesimo diniego, ricominciavo…Sei svanita nel nulla, amore mio, torna ,ti prego, non sono più un uomo, ma un bambino,piango, si piango, e le lacrime scorrono dai miei occhi che non si sono  più chiusi per riposare,ti aspetto, torna,perdonami, ti amoooo.
Rosa Cozzi

PER CHI

PER CHISto ascoltando una canzone,che riflette la mia melanconia e la mia solitudine……qualcosa che non riesco e non voglio dimenticare…Se tu non ci sei, non posso farci nulla, ma voglio tenerti nel cuore finché vivrò,finche avrò la forza di pensarti e di vederti col pensiero…si lo so che non dovrei provare questo mio sentimento, dolce amaro allo stesso tempo,per chi come te che con leggerezza ha buttato via il mio sentimento,ma io l'ho raccolto ,e l'ho avvolto con le mie mani in un mare di lacrime……scrigno liquido di dolore….Per chi,custodisco questo sentimento, che tu non hai voluto….Ma da sempre si é fatto strada questo dubbio, ed era solo una siepe che ci separava, che ci divideva,ed ore é diventato un muro insormontabile. Impossibile da abbattere … Per ogni tua negazione,un colpo al cuore,per ogni tua assenza,un pezzetto di cuore che si staccava, per ogni tua non chiamata,un'assordante silenzio mi avvolgeva,il tutto come se  ogni volta che ti cercavo eri di più in più assente...eri sempre più distante.
Ora mi chiedo cosa sono senza te, per chi vivrò, per chi batterà il mio cuore, per chi i miei occhi guarderanno il cielo. Per chi sarà questo dolce sentimento……mai lo saprò se tu non ci sei…Se manchi tu non c'é più la magia delle parole,quella voglia di cercarci, quel fondersi l'uno dentro l'altro come una cosa sola…Allora per chi resto qui, ad aspettare che il mio cuore si svegli da questo torpore che lo ha avvolto…Quante domande senza risposta, quante lacrime versate ,per chi……quanti sospiri,per chi…
Rosa Cozzi

LA RESA DEI CONTI

LA RESA DEI CONTISi rimanda sempre qualsiasi decisione…Io ho sempre rimandato di incontrare me stesso, sondare nella profondità della mente,volevo ma non riuscivo ad entrare,la porta della ragione aveva chiuso i battenti, e vuoi per pigrizia, vuoi per indolenza, vuoi per mancanza di coraggio,rimandavo di bussare alla mia mente. Per riflettere e fare il punto della situazione,stavo aspettando, ma esattamente non so  descrivere cosa aspettassi…..Mi trascinavo dietro come una catena, momenti e situazioni che prima o poi avrei dovuto scrollarmi di dosso come una mosca molesta, oppure accettarle e annullarmi in questa situazione…..Sapevo e sentivo che non era vivere la mia, ma cocciutamente,o codardamente restavo spettatore dello scorrere del tempo come se tutto si fosse addormentato nel mio cervello…..Non potevo o non volevo cambiare,nel mio trantran quotidiano non c'era più nulla di
vivo, tutto era routine di una situazione familiare senza sbocco inevitabile, e senza soluzione,tutto era tracciato,ed ero impotente di cambiare le cose…..avevo accettato la situazione e sopravvivevo……..Anni di continuo logorio contro il tempo, che inesorabile si portava via gli anni più belli della mia vita…..E poi una trasgressione sul web,alla ricerca di un attimo di svago,mi porta ad un incontro,per così dire insperato. Risponde alla mia inserzione,una donna.All'inizio ci scambiamo dati personali, si scrive del più e del meno, ci si da appuntamento sul web, e si aspetta,il prossimo collegamento…Poi, piano piano, scrivendoci, incomincio  ad apprezzare quello che scrive,quello che esprime,sento una certa sintonia nei nostri caratteri
qualcosa come un filo di seta che ci unisce...Decido di darle il mio numero di cellulare. Ed ecco come é iniziata la nostra storia.
Dopo poco tempo,decidiamo di incontrarci,e da quel giorno é un crescendo di emozioni,una mancanza della sua persona se prolungata mi fa desiderare con la gola chiusa il suo corpo, le sue carezze, i suoi baci la sua voce che mi sussurra parole d'amore, é come una droga che si é insinuata dentro di me, non riesco a stare lontano da lei, é lei che mi da la forza di continuare il mio calvario, le mie giornate lunghe e monotone. Passo le mie giornate ad aspettare il nostro incontro come un prigioniero che aspetta l'ora di libera uscita..
La nostra intesa é perfetta, ed io sento di amarla,l'amo perché mi fa sentire vivo, l'amo perché con le sue parole mi illumina la giornata, l'amo perché basta sentirla parlare che mi si rimescola tutto il sangue, mi é entrata dentro come una droga,quando sono con lei mi sento vivo.La voglio, la voglio, e questo mio desiderio di lei mi fa impazzire.
Ora sono in una impasse,per averla devo essere libero da questo legame che mi trascino dietro da anni come una palla al piede,é arrivato il momento inevitabile di incontrarmi con me stesso,di fare il punto della situazione,e questa e solo questa sarà la più felice giornata o la più triste della mia vita…
Rosa Cozzi

giovedì 2 ottobre 2014

NIENTE E' ETERNO

NIENTE E' ETERNOPrendi la vita a piene mani, vivila come se fosse l'ultimo giorno che ti e' concesso,vivila con amore, che sia per chi hai nel cuore, per chi senti di amare,per chi ha bisogno,vivila perché sono momenti che valgono la pena di essere vissuti..niente é eterno, allora prenditi cura delle persone che ami,pensa  e regala un sorriso a chi non sa cosa sia,perché un giorno non saranno più vicino a te.Ama tutti i momenti che respiri perché l'aria ti é necessaria,ammira un'alba limpida, una giornata di sole o di pioggia,un tramonto pieno di colori, una notte stellata…..Abbi cura di te ,sei una persona importante, non farti del male con gesti o atti lesivi alla tua persona.E se non percepisci l'affetto che le persone che ti sono vicini ti danno,vivi per dare e ricevere amore,non farli soffrire..Non chiudere gli occhi e il cuore a chi mendica solo uno sguardo,rifletti prima e dopo ogni azione, e se ti rendi conto di aver sbagliato,ritorna e chiedi scusa,sarai perdonata/o, dai e riceverai affetto, amore,gratitudine…..tutto semplicemente vivi…E ti sentirai veramente felice
Rosa Cozzi