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venerdì 19 settembre 2014

QUANDO UNA PERSONA TI ENTRA NEL CUORE

QUANDO UNA PERSONA TI ENTRA NEL CUOREMi ero sempre chiesto come facevano i miei amici, a sbavare dietro un lato b,un seno prosperoso,o a soccombere a degli occhi ammalianti di una ragazza……..io non mi sarei mai e poi mai fatto abbindolare da tutto questo, infatti cambiavo ragazza ogni sera, e ognuna la facevo girare come una trottola…..Quella sera uscii per un drink con gli amici,,nel locale dove ci recammo c'era la solita confusione,al suono di una musica assordante.una ragazza ondeggiava,preludio per un'incontro occasionale…..noia,noia mortale, stavo per andarmene,quando all'improvviso la vidi,…lei era di spalle,i lunghi capelli ondeggiavano come un'onda sul suo corpo come se fosse stata una sirena,e un'improvvisa saetta mi attraversò il corpo ,un'agitazione ormonale si scatenò dentro di me,come un serpente mi sentii,bruciare dentro…non capivo più nulla,……….cosa mi stava succedendo,?…la guardavo,e più la guardavo,più la pregavo in una muta preghiera a girarsi verso di me……….volevo captare il suo sguardo come se non esistesse più nessuna al mondo…….Povero me, che ci facevo qui ad aspettare,dovevo avvicinarmi a lei , così avrei messo fine a quel nodo che  avevo in gola che mi stava soffocando, come se avessi bevuto il mare…..
Mi feci coraggio, cosa assai inconsueta per me ,che ero stato sempre sfrontato e spavaldo
Mi avvicinai, e con un pizzicore al cuore le dissi ciao
, ma lei non mi degnò di uno sguardo come se fossi stato un vetro trasparente,
si volto verso un ragazzo che l'accompagnava.
Insistente ridissi ciao,ma nessuna risposta mi raggelò con uno sguardo gelido,con i suoi occhi di ghiaccio….
e indifferente al mio fascino si allontanò,
Nel giro di pochi minuti il mio fascino di sciupafemmine aveva subito uno smacco che bruciava…...
Ritornai dai miei amici, ma la serata era diventata di una noia,li salutai e me ne andai,rimuginando il perché di quella cocente delusione che provavo.
Arrivato a casa,mi distesi sul letto,pensavo e ripensavo a quella visione da sogno, dovevo conquistarla,farla mia come tutte le altre,facili prede di un giorno.
Cercai di dormire ma il suo sguardo mi perseguitava,non riuscivo più a pensare ad altro,ogni volta vedevo i suoi capelli in quell'ondeggiare che l'accarezzavano al posto mio….
e più andavo col pensiero a quel momento più mi eccitavo e tremavo.
Ma che mi era capitato,mai mi ero sentito trasportato nei meandri della passione,che con quella visione ci ero caduto a testa in giù….
Dopo una notte insonne passata a rigirami nel letto mi recai al solito ritrovo di amici,per una partita a biliardo,ma non ne indovinai una di mossa per poter vincere, così ci rinunciai e uscendo a testa in giù quasi di corsa,mi scontrai con lei,………e dal colpo la feci cadere a terra…..
Imbambolato la guardavo e non reagivo….Ma che mi succedeva,davanti a lei le gambe tremanti diventavo di pezza,non riuscivo a pensare, dovevo aiutarla ,ma ero come ipnotizzato dai suoi occhi,tesi la mano per aiutarla,le nostre dita si sfiorarono ,e come mille spine mi sentii pungere,l'elettricità statica,mi aveva folgorato,si ma non solo mi ritrovai per terra accanto a lei,la presi tra le mie braccia,e come se fosse stata una piuma la portai per farla sedere……….lei stordita ancora non reagiva, ma la sentivo tremare in silenzio.Ad un tratto folgorato,come un flash….ricordai,quegli occhi io li conoscevo già,nei meandri della mia mente,li rividi,nitidi,splendenti, mi guardavano,….lei piccola con la testa all'insù,che adorante mi chiedeva di dargli la mano,lei che si stringeva a me piangendo,quando andavo a giocare a pallone,lei che mi diceva ti sposerò quando sarò grande, lei che ad un tratto non la vidi più,perché i suoi erano emigrati in America……..e che avevo cancellato dalla mia mente…
Con la voce tremante,come in un sussurro,pronunciai il suo nome,…e lei disse…..Ma allora ricordi……Si mi  ricordo di te le risposi…….piano piano incominciammo a parlare,mi raccontò della sua attesa,impaziente di essere abbastanza grande per tornare a cercarmi,e ad ogni ricordo affiorava in me una sensazione nuova ma anticamente già provata,qualcosa che usciva, fuori,qualcosa che avevo sepolto in me come una ferita…..ma che ora urlava di uscire dalle trippe come un un serpente per avvolgerla in un crescendo di emozioni,mi sentivo come liberato dal demone della lussuria e delle prese in giro con le donne…..avevo trovato il porto in cui attraccare ,e sentirmi libero di amare…………..Mi resi conto solo in quell'instante che mi ero tentuo dentro quel <<Ti sposerò>> come una promessa vera qualcosa mi aveva preservato dall'innamorarmi di un'altra donna….,e con delicatezza la presi tra le mie braccia e pronunciai Mi vuoi sposare?...quelle tre parole che si dicono alla persona amata……si mi rispose, e vidi nei suoi occhi brillare mille stelle.
Rosa Cozzi

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