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mercoledì 29 ottobre 2014

LETTERA A TE CHE SEI LONTANO

LETTERA A TE CHE SEI LONTANO Caro,eccomi a te con queste mie parole,spero che ,ovunque tu sia,riuscirai a leggerle,fosse anche tra cent'anni, scrivo caro !,ma dovrei trovare un nome nuovo per te,visto che non lo sei più,ma non per mia  volontà. Si ti scrivo, perché non oso parlare,per non doverti dare spiegazioni,sui miei occhi pieni di pianto da lacrime versate,asciugate e riversate,come un fiume in piena inarrestabile. Per non doverti dire quante volte le mie mani le ho passate nei capelli arruffandoli,a scompigliarli,quasi per ricordare le tue che me li  accarezzavano nei nostri momenti più intimi,per me speciali,pieni di coccole,carezze piene di gesti sensuali e caldi,momenti che non posso cancellare dalla mia mente. Se ti scrivo é perché ho la gola chiusa in una morsa dolorosa,non posso parlare,altrimenti urlerei,si urlerei al mondo la mia disperazione,il mio urlo sarebbe un lungo lamento,di un'anima ferita a morte,di un dolore così grande, divenuto quasi palpabile, dalla sua intensità, e come un'animale mi lecco le ferite del cuore. La voglia,il desiderio di sentire le tue mani sulla mia pelle,il tocco lieve e delicato,come sapevi fare tu,che riuscivi a farmi tremare con le tue carezze,e facevi vibrare il mio corpo,come uno strumento musicale,e ogni volta che eri dentro di me,il mio corpo suonava una dolce melodia tutta per te. Mi dicevi che il mio calore ti scaldava e ti eccitava allo stesso tempo,e che mai avresti voluto lasciare quell'antro di amore e voluttà,volevi, e restavi a lungo,prendendo il tuo piacere a piene mani,dicevi che sentivi il mio  tremare come un regalo che il mio corpo ti faceva. Si avevi ragione,era il mio regalo per te che mi amavi,dicevi !,e io sempre più innamorata,mi affidavo a te,perduta in quell'amore,pieno di baci, di languidi intrecci,le nostre bocche unite in un lungo e unico desiderio, quanti baci,e quante volte,era come bere a una fonte d'amore,non potevamo e non volevamo fermarci.
Diventava quasi necessario quel nostro cercarci,quella tua continua richiesta di avere un contatto fisico con me, ed  io innamorata esaudivo con passione quel tuo volermi,come se tu non ne avessi mai abbastanza  di me,come era effimero quel mio piacere a fare tutto ciò che mi chiedevi. Ora sono qui, sola,disperata,delusa,e sopratutto incapace di dimenticarti,non posso e non voglio dimenticarti,sarebbe come strapparmi il cuore e i ricordi dei momenti più belli passati accanto a te,stò qui ad aspettarti,anche se so che non tornerai indietro,quella tua cocciutaggine nelle tue decisioni,che apprezzavo,mi si é rivoltata contro, ed ora rimpiango tutte le volte che ti spronavo a essere preciso nelle tue scelte. Non so se stai bene,dove sei,in quale luogo stai vivendo la tua vita. Non so cosa fai, se sei sempre con il tuo solito lavoro che per te era così importante.Non so, e non voglio pensarci se accanto a te c'é un'altra donna che ti accarezza come ti accarezzavo io,che ti sussurra le stesse parole che pronunciavo io solo per te,quel sentimento che si chiama gelosia e dentro di me come un serpente che mi divora, e mi fa soffrire. Ho messo a nudo la mia anima,mi sono spogliata di ogni dignità,non mi sento più fiera di appartenerti,tu non mi vuoi,e sia,ogni cosa ha una fine dicevi,ecco la nostra storia é finita. Ti saluto,e ti scrivo senza neanche sapere se leggerai queste mie parole, ma sappi che anche in una vaga ipotesi che torneresti da me,sarei qui ad aspettarti,ti accoglierei tra le mie braccia, e ti vorrei ancora,non una ma mille volte amore mio…
Rosa Cozzi

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